LipoLifting delle Labbra
Rassegnarsi a labbra che si assottigliano con l’età? Accettare il declino di un labbro poco carnoso? L’armonia del volto passa anche attraverso l’aspetto delle labbra e oggi ci sono soluzioni che permettono di restituire alla nostra bocca ciò che ha perso con il tempo.
«Oggi siamo in grado di ridare, in modo naturale al labbro, le giuste forme e proporzioni, tonicità e carnosità adeguate che resistono nel tempo. Tutto questo grazie al lipofilling, che si basa su un trapianto di grasso autologo, vale a dire prelevato alla stessa persona che desidera rivitalizzare le labbra, consentendo quindi una maggiore sicurezza perché usiamo cellule del paziente, senza problemi di rigetto
Labbra naturali più a lungo
L’effetto è destinato a durare nel tempo. «Rispetto al filling con acido ialuronico, ad esempio, che ha bisogno di nuovi trattamenti a distanza di pochi mesi, con il lipofilling abbiamo risultati quasi permanenti, molto più prolungati», spiega lo specialista. E questo perché le cellule adipose attecchiscono meglio e creano un ambiente cellulare destinato ad autorigenerarsi.
Pochi passi per labbra toniche
«Si preleva una quantità ridottissima di grasso dall’area intorno all’ombelico e ai fianchi – continua il professor Klinger –. Per le labbra bastano 5 cc di grasso prelevato con una liposuzione». Il grasso viene quindi sottoposto a un trattamento di purificazione da trigliceridi, plasma e altri componenti del sangue.
«Con una piccola cannula distribuiamo il grasso all’interno delle labbra conferendo un effetto subito visibile. Dopo una settimana – conclude il chirurgo – c’è una perdita minima di volume, il restante entra a far parte stabilmente dei tessuti e rappresenta un fattore di stimolo permanente alla rigenerazione delle cellule».
L’intervento
Viene aspirato del grasso dal paziente tramite una sottile cannula da una zona del corpo: addome, interno coscia, piega glutea, fianchi, ecc.. Essendo le dimensioni della cannula particolarmente ridotte, non sarà necessario ricorrere a punti di sutura. Il grasso prelevato viene opportunamente trattato in modo da liberarlo delle impurità e quindi infiltrato nella zona desiderata. Trattandosi di materiale autologo (proveniente cioè dallo stesso organismo), non genera allergie né rigetti e non viene riassorbito. Sulla zona trattata può tuttavia manifestarsi un leggero gonfiore per circa una settimana.
Guarigione
Alla fine della seduta vengono applicati alcuni piccoli cerotti, che verranno rimossi a distanza di 3-4 giorni. Gonfiore per 6-7 giorni. Ritorno alla vita sociale dopo 1 settimana. I controlli post-operatori avverranno a distanza di 5-7 giorni, 1 mese, 3 mesi, 6 mesi.
Microbotox
Più diluito, per effetti naturali e per migliorare in modo concreto la qualità della cute. E’ il Microbotox, una novità nel campo della medicina estetica che consente di avere un aspetto più giovane e rilassato, un nuovo splendore, grazie al botulino. “Oggi i pazienti vogliono avere un aspetto riposato, ma senza stravolgere i lineamenti del volto. “Risultati naturali” è la parola d’ordine, evitando eccessi o visi smaccatamente ritoccati” dice Patrizia Piersini, medico estetico di Torino e docente della Scuola Superiore di Medicina Estetica dell’Agorà di Milano. Secondo l’American Society of Plastic Surgeons, la proteina botulinica è il trattamento estetico più praticato in assoluto con 6.7 milioni di trattamenti effettuati nel 2015, in aumento del 759% rispetto al 2000. “Una crescita esponenziale, che è andata di pari passo con la richiesta dei pazienti di trattare il viso con procedure che diano risultati naturali, in modo da avere un aspetto solo più disteso, meno stanco, raffinato e non finto o, addirittura, volgare. Il Microbotox è la risposta per chi vuole rinfrescare la propria immagine senza stravolgimenti” afferma il medico torinese. Il principio attivo è sempre quello della proteina botulinica, proteina altamente purificata prodotta dal batterio Clostridium botulinum e approvata per l’uso medico-estetico in tutti i paesi del mondo. “Con questa tecnica, la proteina botulinica è presente in micro quantità, risultando comunque efficace: non solo attenua le rughe, ma migliora soprattutto la qualità della pelle, donandole un aspetto più tonico e compatto e restringendo notevolmente i pori dilatati” spiega Piersini.
Cos’è il Microbotox
La tecnica del Microbotox è stata messa a punto da Woffles Wu, chirurgo plastico di Singapore, e pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Plastic & Reconstructive Surgery: “la proteina botulinica è utilizzata in dosi molto ridotte e la tecnica di applicazione risulta estremamente semplice e poco dolorosa: si effettuano piccole punture con un ago sottilissimo a livello dermico, quindi superficiale e non muscolare, come avviene di solito con il botulino” dice Piersini. Per approfondire http://www.sportfair.it/2016/11/cose-il-microbotox-rifatte-si-ma-senza-esagerare/462829/#Bg6ullefPOpX7ikt.99
Come funziona il Microbotox
Le “punturine” sono fatte a distanza di circa un centimetro l’una dall’altra, iniettando piccole gocce di Microbotox con un ago sottilissimo, lungo solo 4 millimetri. Lo scopo non è bloccare il muscolo, ma intervenire sulle fibre superficiali che sono responsabili delle rughe. Le sedute durano circa 10-15 minuti e dopo il trattamento può verificarsi un lieve rossore che scompare in poche ore e si può ritornare velocemente alle proprie attività sociali e lavorative. Per approfondire http://www.sportfair.it/2016/11/cose-il-microbotox-rifatte-si-ma-senza-esagerare/462829/#Bg6ullefPOpX7ikt.99
I risultati del Microbotox
I risultati si vedono dopo 2-3 giorni e hanno una durata di circa quattro mesi. Il costo va dai 250 ai 500 euro. In quali zone. E’ utilizzato per viso (in particolare fronte, guance e zona perioculare), per collo e decolletè. “Il Microbotox è utile per intervenire in aree particolarmente delicate, come quella che circonda l’occhio, permettendo di correggere le piccole rughe della palpebra inferiore, o per migliorare le rughe fini e sottili delle guance. E’ ottimo anche per i pori dilatati, per l’acne rosacea o per l’acne in fase attiva in quanto regola la secrezione di sebo, diminuendo lo stato infiammatorio” spiega il medico estetico torinese. Per approfondire http://www.sportfair.it/2016/11/cose-il-microbotox-rifatte-si-ma-senza-esagerare/462829/#Bg6ullefPOpX7ikt.99
L’effetto che dà il Microbotox
Il Microbotox corregge le rughe, in particolare le più piccole, altrimenti difficili da eliminare. Si utilizza anche nel decolleté e nel collo o per ridefinire l’ovale. Il Microbotox ha anche un effetto visibile sulla qualità della pelle in quanto regolarizza la ghiandola sebacea e quella sudoripara. La proteina botulinica stimola inoltre fortemente i nostri fibroblasti alla produzione di collagene, rendendo la pelle più elastica e compatta e più distesa. Il Microbotox va nella direzione di un approccio sempre più personalizzato sul singolo paziente. “Per ogni paziente, in base al tipo di pelle e alle sue esigenze, si mette a punto un piano di ringiovanimento adeguato, spesso combinando tecniche diverse” aggiunge Piersini. Non per tutto. La nuova tecnica è la soluzione giusta per alcune zone del volto, ma non è indicato in altre, per questo spesso è usato in combinazione con il botulino tradizionale o con i filler riassorbibili per ottenere un risultato ottimale. Il consiglio è di rivolgersi a un medico estetico esperto e affidarsi ai suoi consigli.
Il target di pazienti del Microbotox
Il Microbotox è adatto a pazienti di tutte le età, uomini e donne. “E’ indicato sia per i più giovani, che iniziano ad avere le prime rughe, sia per migliorare in modo concreto le pelli più mature ma anche per tutti quei pazienti che vorrebbero provare la proteina botulinica ma temono un risultato non naturale. L’eta’ e’ relativa: le rughe, in particolare quelli mimiche, non sempre sono correlate con l’eta’ anagrafica” Per approfondire http://www.sportfair.it/2016/11/cose-il-microbotox-rifatte-si-ma-senza-esagerare/462829/#Bg6ullefPOpX7ikt.99
Peeling
Peeling: cos’è e come si fa
L'esfoliazione è un’operazione che consente di rimuovere le cellule morte della superficie cutanea, consentendo di liberare i pori, pulire la pelle in profondità e ridurre così brufoli, punti neri ed imperfezioni.
I principali metodi esfolianti comprendono il peeling e lo scrub, che pur assolvendo la stessa funzione agiscono in modo diverso: se lo scrub consente un’esfoliazione meccanica superficiale grazie ai microgranuli contenuti all’interno del composto, infatti, il peeling, prodotto dalla consistenza acquosa simile ad un gel, sfrutta un’azione chimica agendo più in profondità e stimolando la rigenerazione cellulare.
Nello specifico, il peeling chimico prevede l’applicazione, sulle aree di pelle da trattare (solitamente in corrispondenza di viso, collo o mani), di una soluzione che rimuove lo strato superficiale di pelle morta portando alla luce una pelle rigenerata, più liscia e meno segnata da macchie, rughe e imperfezioni.
Pur non provocando molto dolore, i peeling possono causare bruciore, arrossamento, irritazione e desquamazione, che si attenuano durante il processo di la guarigione.
A seconda dell’intensità dell’azione esfoliante, si distinguono tre tipi di peeling chimico:
- superficiale, in cui viene impiegato un acido dall’azione delicata, come l’alfa idrossiacido o gli acidi della frutta, utile a penetrare solamente lo strato superiore della pelle. Questo tipo di trattamento viene utilizzato per migliorare l'aspetto delle macchie chiare o della pelle ruvida, nonché per rinfrescare viso, collo, décolleté o mani.
- medio, in cui si ricorre all'acido glicolico o all’acido tricloroacetico per arrivare fino agli strati intermedi dell’epidermide. Il trattamento viene utilizzato per migliorare le macchie senili, le rughe, le lentiggini e per ottenere una decolorazione moderata della pelle. Può anche essere usato per levigare la pelle ruvida e trattare la cheratosi attinica.
- profondo, che prevede l'applicazione di acido tricloroacetico o fenolo per penetrare in profondità nello strato intermedio della pelle. Il trattamento rimuove rughe profonde, macchie senili, lentiggini e cicatrici superficiali. Se utilizzata sul volto, la procedura può essere eseguita solamente una volta.
Ideale per il trattamento di cicatrici da acne, rughe sottili, macchie solari e rilassamento cutaneo, il peeling chimico non è invece raccomandato alle persone con infezioni, malattie della pelle attive, cute lesionata, ustioni solari o herpes. È inoltre controindicato nelle donne in gravidanza e qualora siano presenti psoriasi, eczema, dermatite o rosacea.
In qualsiasi caso, prima di sottoporsi ad un peeling chimico è indispensabile una valutazione dermatologica approfondita.
Fili biostimolanti riassorbibili PDO
Questa nuova metodica si basa sull’impiego dei fili biostimolanti di PDO, polidiossanone un materiale impiegato già da anni nella produzione di fili di sutura riassorbibili.
Si tratta di un tessuto atraumatico che non ha proprietà antigeniche o pirogene e non può quindi dar luogo a reazioni allergiche o di altro tipo. I fili vengono introdotti mediante aghi sottilissimi e quindi indolori e posizionati per ricreare una sorta di rete sottodermica.
I pazienti tollerano tranquillamente la manipolazione e non vi è alcuna necessità di anestesia. I fili nascono in Corea, ma si sono rapidamente diffusi in tutto il mondo inclusa l’Europa.
Il principio del trattamento è molto semplice e consiste nell’impiantare questi fili riassorbibili al di sotto della cute. I fili mantengono la loro resistenza per 60-80 giorni e sono completamente riassorbiti dopo 180-200 giorni. Dissolvendosi in maniera graduale i fili stimolano la sintesi di nuovo collagene ottenendo la stimolazione dei fibroblasti e dei processi di angiogenesi.
L’alto livello di degradazione dei fili é una importante condizione per assicurare la formazione di nuovo collagene senza compromettere il microcircolo e la vascolarizzazione dell’area trattata ed evitando la formazione di addensamenti o noduli fibrotici come avverrebbe nel caso di fili di grosso calibro o caratterizzati da un lungo periodo di riassorbimento.
Il collagene neoformato continua ad effettuare una funzione di impalcatura dermica per 18-24 mesi ed in seguito la metodica può essere ripetuta ogni volta che si vuole in base alle proprie necessità. La cute diventa più liscia e luminosa, con una riduzione delle rughe ed un sensibile miglioramento della texture ottenendo al contempo un effetto lifting non indifferente.
I vantaggi del trattamento sono la sicurezza e l’effetto immediato, l’assenza di cicatrici e tagli, il completo riassorbimento dei fili che sono completamente invisibili ed impalpabili e la possibilità di effettuare il trattamento secondo le necessità, letteralmente cucendolo sulla paziente.
La procedura può essere effettuata a partire dall’età di 30 anni quando già compaiono i primi segni di invecchiamento. Non ci sono limiti di età. La procedura è indicata per le rughe e del volto quali le nasogeniene, le frontali, le perioculari, il mento, il collo, le braccia e le gambe ed é efficace per tutti quei casi in cui si rende necessaria una biostimolazione di lunga durata.
Trattamento con cellule staminali
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Il trattamento favorisce la formazione di nuove cellule della pelle, elimina le rughe giá esistenti e previene la formazione di quelle nuove. I contenenti fattori della crescita rafforzano l´elasticitá della pelle e provocano la sintesi del collagene. La pelle dopo l´aplicazione é visibilmente piú giovane, idratata e rigenerata. Con una dermapenna andremo a trattare le parti interessante, inserendo nella pelle il preparato a base di cellule staminali. É un trattamento indolore e poco invasivo.
Quali parti del corpo
Il trattamento é particolarmente adatto per le aree del corpo, dove lo scopo é di allisciare la pelle e renderla piú tonica. L´deale è l´applicazione sulla pelle del viso, intorno occhi e labbra, collo, dorso delle mani e decolt. La procedura é adatta anche per il miglioramento della struttura della pelle con cicatrici causati dall´acne o problemi causati dal sole. Sopratutto nella parte delle palpebre inferiori , dove la pelle é molto sottile e secca, raggiungiamo straordinari risultati.
Frequenza e ripetizioni
La procedura puó essere ripetuta in base alle necessitá del cliente. Nel caso di piccole rughe ed inizio del rilassamento cutaneo basta un trattamento all´anno. Se le rughe sono piú profonde e la pelle é piú rilassata, si consigliano due trattamenti. Visto la non invasivitá del trattamento, puó essere ripetuto ogni mezzo anno per mantenere la pelle idratata e rafforzata.
I risultati
Ogni uno di noi, con il tempo sente la mancanza dell´elasticitá della pelle. Il trattamento é adatto per tutte le etá, per i clienti piú giovani funziona come precauzione. Il grande vantaggio é la possibilitá dell´applicazione durante tutto l´anno. L´effetto del trattamento é di lunga durata e visibile subito dopo la procedura. La pelle é piú elastica, piú luminosa e liscia. Le rughe e cicatrici dopo l´acne sono piú sottili. La pelle appare fresca e giovane.
biorivitalizzazione
È una pratica semplice e non invasiva che distende la pelle e la idrata in profondità.
L’acido ialuronico è stato una vera rivoluzione per la medicina estetica, può fare miracoli e salvare qualsiasi tipo di pelle senza essere invasivo. L’acido ialuronico viene prodotto naturalmente dalla pelle e le conferisce elasticità. Con l’avanzare dell’età, però, la produzione di acido ialuronico diminuisce e la pelle perde morbidezza ed elasticità. La biorivitalizzazione è una pratica che si svolge proprio tramite iniezioni di acido ialuronico e il suo scopo è quello di ringiovanire la pelle.
Già dopo poche sedute la pelle apparirà più distesa, liscia, idratata e ringiovanita. La biorivitalizzazione, essendo un trattamento idratante, è adatto anche a chi non ha rughe profonde e marcate.
Biorivitalizzazione viso: benefici
La biorivitalizzazione, conosciuta anche come biolifting, combatte e previene i segni del tempo a livello cutaneo, riequilibra il derma e ne favorisce il benessere.
Questa pratica non è invasiva ma svolge la funzione di un lifting senza chirurgia. Un mix di farmaci bio stimolanti (come l’acido ialuronico puro) viene iniettato sul viso tramite dei micro aghi. Oltre ai farmaci vengono iniettate anche vitamine che stimoleranno la produzione di collagene e idrateranno la pelle in profondità. La pelle apparirà subito più tonica, fresca e liscia.
Proprio grazie ai risultati quasi immediati e al suo non essere invasiva, la biorivitalizzazione è uno degli interventi più in voga del momento. Il biolifting, a differenza dei filler, consente una maggiore dispersione del prodotto, l’acido ialuronico si distribuisce meglio all’interno della pelle e in un’area più ampia. La biorivitalizzazione, però, non riempie le rughe facendole sparire, ma stimola la produzione di collagene e idrata la pelle. Si può effettuare sia sul viso che sul collo.
Filler e biorivitalizzazione si possono comunque abbinare e fare assieme proprio perché svolgono funzioni diverse. La biorivitalizzazione poi può essere abbinata anche alla radiofrequenza. La radiofrequenza è un altro tipo di pratica che tramite il calore rende la pelle più distesa e liscia.
Bioristrutturazione con insulina a basso dosaggio
La bioristrutturazione è una tecnica medica iniettiva che ha lo scopo di mantenere la pelle sana e di contrastare i segni dell’invecchiamento .
Il buon trofismo della pelle è garantito da un ciclo di rinnovo che ha la durata di circa 28 giorni ma l’esposizione ad agenti esterni ( radiazioni solari ed agenti inquinanti, fumo ) e l’età , contribuiscono a rendere questo processo più lento ed inefficace. Le cellule fondamentali del connettivo del derma , i fibroblasti, perdono man mano la capacità di sintetizzare il collagene, l’acido ialuronico e l’elastina .
Le tecniche di bioristrutturazione o biostimolazione -iniettive e non- migliorano la qualità della pelle agendo sui fibroblasti, stimolando la sintesi di collagene.
La bioristrutturazione con insulina a basso dosaggio, messa a punto e perfezionata dal Prof. Varlaro, è una novità assoluta ma già ampiamente sperimentata ed utilizzata con ottimi risultati .
L’insulina permette l’entrata nelle cellule (i fibroblasti) di glucosio, aminoacidi, acidi grassi e ioni, favorendo le attività metaboliche cellulari come la sintesi proteica e la lipogenesi. La concentrazione estremamente bassa dell’insulina utilizzata non espone in alcun modo all’alterazione del livello di glucosio e di insulina nel sangue , anche nei soggetti diabetici
Già dopo le prime sedute si osserva un graduale miglioramento della pelle che appare più morbida e compatta, con progressivo aumento del turgore, dell’elasticità e della luminosità.
Le aree trattate sono il viso, il collo , il decolletè ed il dorso delle mani, aree più soggette ad invecchiamento perchè più esposte, ma in realtà può essere trattata tutta la pelle.
Molto utile nel prevenire e contrastare l’aging cutaneo , naturalmente il trattamento non è certo sufficiente in caso di rughe marcate ma di grande efficacia se associato ad altre metodiche di Chirurgia non ablativa .
Il numero di sedute è variabile e dipende dal grado di invecchiamento della pelle; generalmente si parte da quattro sedute intervallate da una settimana per proseguire con sedute ogni 15- 20 giorni .
Non ci sono effetti collaterali se non quelli legati al trauma dell’ago : lieve edema e rossore che regrediscono nel giro di poche ore.
Unica controindicazione è l’allergia al farmaco iniettato.